Inconscio e Realtà
Inconscio e Realtà; in che modo questi due elementi sono connessi?
Il termine Inconscio si riferisce a quella parte di noi che agisce senza che ne abbiamo un controllo volontario e che si occupa di determinare lo svolgimento di tutte le funzioni corporee necessarie alla nostra sopravvivenza, che diamo letteralmente per scontate, quali il battito cardiaco, la respirazione, la circolazione sanguigna, le reazioni chimiche all'interno del nostro organismo, la digestione ecc...
Il cervelletto, anche chiamato cervello rettile, viene ereditato attraverso ogni linea genetica e non cambia, permettendoci di conservare tutta la conoscenza primordiale contenuta in esso.
Possiamo anche pensare alla mente subconscia come ad una sorta di deposito nel quale è immagazzinato ciò che non è attualmente parte della nostra mente cosciente. La mente subconscia infatti memorizza tutte le nostre precedenti esperienze di vita, le convinzioni, i ricordi, le competenze acquisite e tutte le immagini che abbiamo visto e che noi consciamente non ricordiamo.
Per comprenderne meglio il funzionamento possiamo fare un esempio riferendoci al caso di un qualunque individuo che voglia imparare a guidare.
All'inizio costui non è in grado di tenere una conversazione, sia pure breve, con chiunque, durante la guida, dal momento che la concentrazione necessaria per riuscire a guidare, assorbe completamente o quasi la sua attenzione conscia.
Poche settimane più tardi tuttavia, la guida dell'auto diventa un'abitudine naturale che ha luogo automaticamente senza più bisogno di pensarci. Quella persona potrebbe addirittura iniziare ad utilizzare il suo telefono cellulare o a parlare con i suoi amici durante la guida. Ciò accade perché l'abitudine di guidare viene trasferita al suo subconscio che si trasforma in una sorta di pilota automatico, lasciando libera la mente cosciente.
Un altro buon esempio, che può aiutare a capire meglio la mente subconscia , è il processo di respirazione. Siamo tutti in grado di controllare il nostro respiro, diciamo per un minuto, concentrandoci su di esso. In questo caso, la mente cosciente controlla la respirazione, ma quando perdiamo la nostra attenzione su di essa il subconscio prende nuovamente il controllo.
La mente subconscia è anche responsabile per i sentimenti e le sensazione che si attivano automaticamente in determinate situazioni. Se ad esempio si sta per affrontare un esame, tutta la paura e l'ansia che potrebbero insorgere sono di fatto innescati e controllati dal nostro subconscio.
Nell'esempio fatto in precedenza, le informazioni riguardanti la guida dell'automobile sono memorizzate nella nostra mente subconscia in modo similare ai programmi di un computer.
Pensiamo alla nostra mente come ad un computer e alle informazioni di guida come al software che può essere eseguito automaticamente in caso di necessità.
Lo stesso vale per molte altre attività ed emozioni.
Se qualcuno ad esempio ci infastidisce, il programma della reazione di rabbia, installato ormai da tempo nel subconscio, viene lanciato ed il risultato è un comportamento automatico, di cui successivamente ci si potrebbe pentire.
E' chiaro quindi che la nostra realtà è in gran parte determinata dai programmi automatici memorizzati nell'inconscio, il quale gestisce non solo i processi vitali all'interno dell'organismo, ma anche i comportamenti e le scelte che ogniuno di noi attua basandosi su credenze, abitudini e modelli di pensiero ormai automaticamente accumulatisi all'interno di esso.
Possiamo renderci conto ancora più chiaramente di ciò quando constatiamo che, il 95% delle funzioni umane sono svolte dall'inconscio, mentre solo il 5% rimane sotto il controllo della mente cosciente. Questo è decisamente sconcertante; in pratica siamo dotati di una sorta di super mente che veglia costantemente su di noi e che è dotata di poteri di gran lunga superiori rispetto a quelli della nostra debole mente conscia.
C'è un altro aspetto importante da considerare e cioè che, nella vita di ogni individuo, i primi sei anni sono quelli in cui i programmi inconsci vengono acquisiti attraverso il contatto con il mondo esterno, in particolar modo con i genitori e le persone con cui si entra maggiormente in contatto. Sono proprio questi programmi, acquisiti inconsciamente durante i primi anni di vita che determinano il modo in cui viviamo, poichè tutto ciò che in quel periodo viene osservato, sperimentato o appreso, finisce nel subconscio, e costituisce la base dei futuri comportamenti dell'individuo.
Per esercitare davvero il libero arbitrio, bisogna allora ricorrere alla nostra consapevolezza, impedendo che la vita di ogni giorno si limiti ad una semplice esecuzione di un programma automatico.
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