Cambiare il Punto di vista.
Pubblicato da in data martedì, marzo 4, 2014
Avete mai pensato che forse, da troppo tempo, osservate le cose, le persone, le situazioni, dallo stesso, statico punto di vista?
Il seguente video, tratto dal bellissimo film "L'attimo Fuggente", interpretato da Robin Williams, sembra fatto apposta per portarci a riflettere su questo argomento.
"Non affogatevi nella pigrizia mentale, osate cambiare, cercate nuove strade!" Dice il protagonista ai suoi allievi.
La cosa più incredibile è che tutti noi siamo assolutamente convinti che la nostra visione del mondo, della realtà, sia praticamente la migliore di tutte. Non ci passa neppure per l'anticamera del cervello di volgere lo sguardo nella direzione della porta per il cambiamento che, tra l'altro, è sempre aperta, pronta ad offrirci entusiasmanti scorci di una nuova realtà.
Essere disponibili a cambiare il proprio punto di vista ci consente di modificare gli aspetti delle nostre vite che sembrano non funzionare come vorremmo; spesso infatti, le cose non vanno per il verso giusto solo perchè non riusciamo a guardare oltre la ripetitività dei nostri gesti quotidiani.
Così il tempo passa, tutta una vita ripetitiva ed uguale si svolge sotto i nostri occhi mentre noi siamo semplicemente succubi degli eventi.
Oppure diventiamo come quelle persone di una certa età delle quali siamo soliti dire: "ormai è così, che ci vuoi fare, alla sua età non si cambia più".
Che tristezza! Non voglio che i miei figli dicano questo di me ma sono anche consapevole del fatto che, se non voglio che ciò accada, non devo mai dare mai nulla per scontato, devo evitare di impigrirmi perchè le abitudini quotidiane si insinuano dentro di noi e plasmano le nostre esistenze senza che ce ne rendiamo conto.
Così, ogni giorno, cerco di osservarmi, mi domando se il modo in cui faccio le cose è davvero il migliore o l'unico possibile; e poi cerco sempre di cambiare qualcosa. Ad esempio, se alcune persone, eventi o situazioni causano in me reazioni emotive troppo forti, provo a rilassarmi e a non fare nulla per un pò, in modo da far scorrere via l'emozione; poi riesamino la situazione che mi trovo a fronteggiare e mi domando se forse non sto attribuendo troppa importanza a qualcosa che cos'ì importante non è. Di solito, così facendo, la mia percezione della realtà si modifica, permettendomi di svelare i meccanismi mentali automatici che avevano causato la mia reazione emotiva.
La capacità di mettersi in discussione sta alla base della nostra flessibilità mentale. In fondo, non è forse vero che nel mondo, guerre, conflitti ed incomprensioni nascono dall'incapacità degli esseri umani di distogliersi dai loro limitati punti di vista ammettendo i propri errori?
Se ogni mattina ci sveglieremo lasciando spazio al cambiamento, le nostre esistenze acquisiranno senz'altro una nuova, rinnovata vitalità perchè, pur nell'ambito della nostra routine quotidiana, saremo sempre in grado di cambiare alcune parti di noi stessi. Magari non sarà un processo facile ed immediato ma, gradualmente, scopriremo di essere profondamente e piacevolmente cambiati.
Quindi, cari amici lettori, buon cambiamento a tutti!
Il seguente video, tratto dal bellissimo film "L'attimo Fuggente", interpretato da Robin Williams, sembra fatto apposta per portarci a riflettere su questo argomento.
"Non affogatevi nella pigrizia mentale, osate cambiare, cercate nuove strade!" Dice il protagonista ai suoi allievi.
La cosa più incredibile è che tutti noi siamo assolutamente convinti che la nostra visione del mondo, della realtà, sia praticamente la migliore di tutte. Non ci passa neppure per l'anticamera del cervello di volgere lo sguardo nella direzione della porta per il cambiamento che, tra l'altro, è sempre aperta, pronta ad offrirci entusiasmanti scorci di una nuova realtà.
Essere disponibili a cambiare il proprio punto di vista ci consente di modificare gli aspetti delle nostre vite che sembrano non funzionare come vorremmo; spesso infatti, le cose non vanno per il verso giusto solo perchè non riusciamo a guardare oltre la ripetitività dei nostri gesti quotidiani.
Così il tempo passa, tutta una vita ripetitiva ed uguale si svolge sotto i nostri occhi mentre noi siamo semplicemente succubi degli eventi.
Oppure diventiamo come quelle persone di una certa età delle quali siamo soliti dire: "ormai è così, che ci vuoi fare, alla sua età non si cambia più".
Che tristezza! Non voglio che i miei figli dicano questo di me ma sono anche consapevole del fatto che, se non voglio che ciò accada, non devo mai dare mai nulla per scontato, devo evitare di impigrirmi perchè le abitudini quotidiane si insinuano dentro di noi e plasmano le nostre esistenze senza che ce ne rendiamo conto.
Così, ogni giorno, cerco di osservarmi, mi domando se il modo in cui faccio le cose è davvero il migliore o l'unico possibile; e poi cerco sempre di cambiare qualcosa. Ad esempio, se alcune persone, eventi o situazioni causano in me reazioni emotive troppo forti, provo a rilassarmi e a non fare nulla per un pò, in modo da far scorrere via l'emozione; poi riesamino la situazione che mi trovo a fronteggiare e mi domando se forse non sto attribuendo troppa importanza a qualcosa che cos'ì importante non è. Di solito, così facendo, la mia percezione della realtà si modifica, permettendomi di svelare i meccanismi mentali automatici che avevano causato la mia reazione emotiva.
La capacità di mettersi in discussione sta alla base della nostra flessibilità mentale. In fondo, non è forse vero che nel mondo, guerre, conflitti ed incomprensioni nascono dall'incapacità degli esseri umani di distogliersi dai loro limitati punti di vista ammettendo i propri errori?
Se ogni mattina ci sveglieremo lasciando spazio al cambiamento, le nostre esistenze acquisiranno senz'altro una nuova, rinnovata vitalità perchè, pur nell'ambito della nostra routine quotidiana, saremo sempre in grado di cambiare alcune parti di noi stessi. Magari non sarà un processo facile ed immediato ma, gradualmente, scopriremo di essere profondamente e piacevolmente cambiati.
Quindi, cari amici lettori, buon cambiamento a tutti!
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